Interviste ai partner

Molini Pivetti insieme a Saving Bees per la salvaguardia della Biodiversità

Alla famiglia dei partners di Saving Bees si unisce anche Molini Pivetti, azienda italiana specializzata nella produzione di farine di alta qualità per uso professionale e per uso domestico, con una storia che ha avuto inizio ormai 150 anni fa e si tramanda da ben cinque generazioni.

La nostra partnership è nata, come spesso accade, dalla condivisione della stessa sensibilità, dalla volontà comune di preservare il pianeta e la biodiversità. Infatti, Molini Pivetti da anni è attiva su questo fronte attraverso la sua filiera e lo sviluppo di diversi programmi sostenibili.

Abbiamo intervistato Giulia Chessa, marketing manager di Molini Pivetti, per saperne di più su questa bella realtà e sul suo impegno ‘green’.

1 – Di cosa si occupa la vostra azienda, Molini Pivetti?

Siamo un’azienda specializzata nella produzione di farine di alta qualità, con una storia che si tramanda da ben cinque generazioni. L’acquisto del primo mulino a vapore da parte della nostra famiglia risale al 1875: da quel momento in poi si è sviluppata la nostra industria, crescendo fino a portarci a dove siamo ora, quasi pronti a festeggiare i 150 anni di attività!
Il nostro focus sono le farine di grano tenero e ci rivolgiamo principalmente alle industrie alimentari, ma anche al food service e al canale retail. Oggi, con tre stabilimenti produttivi e sei centri di stoccaggio, esportiamo in tutto il mondo e lo facciamo sempre con la stessa passione che ci è stata trasmessa da generazione in generazione.

2 – Che cosa rappresenta per voi la sostenibilità e come l’avete sviluppata in azienda?

Da molti anni prestiamo una grande attenzione verso la sostenibilità e il rispetto dell’ambiente. Nel 2016 abbiamo creato la nostra filiera “Campi Protetti Pivetti”, controllata e certificata dall’ente internazionale CSQA. Nel 2018 la nostra filiera è diventata anche sostenibile e nel 2022 è iniziata la sua digitalizzazione, in collaborazione con la società xFarm Technologies. Così oggi, sia noi che i nostri agricoltori, possiamo monitorare e misurare l’andamento dei nostri campi, andando ad intervenire solo dove necessario.

3 – Cosa significa per voi essere una filiera sostenibile?

Negli anni abbiamo sviluppato una profonda sensibilità verso il territorio e i suoi lavoratori, con cui abbiamo un rapporto diretto. Crediamo infatti nell’importanza di instaurare un legame solido con gli agricoltori per assicurare la qualità e l’origine del nostro grano. Il progetto Campi Protetti Pivetti è l’espressione concreta di questo impegno.

Grazie alla nostra filiera, filiera 4.0, abbiamo portato alla prima fase di questo progetto le aziende agricole coinvolte andando a monitorare origine del nostro grano, attività svolte e un’analisi puntuale del principale impatto ambientale, emissione di Co2, con una grande attenzione all’ambiente. Inoltre, anche nei nostri progetti di filiera, valorizziamo le aree dedicate alla coltivazione del grano, garantendo in prossimità dei campi un’area fiorita per sostenere una continuità della variabilità genetica e la sopravvivenza delle piante.

4 – Come è nata la collaborazione con Saving Bees?

Il progetto di Saving Bees ci ha colpito subito perché noi stessi in primis siamo da sempre attenti a queste tematiche. Nelle scuole, per esempio, abbiamo un progetto chiamato ‘Adotta un campo di grano’, dedicato ai più piccoli. Un nome che ci richiama il discorso di adottare un’arnia, che abbiamo appunto ritrovato in Saving Bees. I due progetti poi hanno tanto in comune, infatti la seconda tappa di Adotta un campo di grano è interamente dedicata alla Biodiversità e al mondo delle api. 

In ottica del nostro approccio sostenibile, la collaborazione con Saving Bees ci è sembrata una scelta assolutamente in linea con il nostro essere. E in questo modo possiamo impegnarci ulteriormente nella rigenerazione della natura e nella promozione della biodiversità.  

5 – Credete che i clienti premino questo tipo di scelta?

Sì, assolutamente, soprattutto i clienti che come noi hanno a cuore l’ambiente. E questo per noi è una grande soddisfazione, perché vuol dire che le persone condividono sempre di più questo tipo di valori.

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Interviste ai partner

L’Hotel Gioiosa adotta una famiglia di Api nell’Oasi della Val Concei

In un’oasi verde a pochi passi dal Lago di Garda e dalle montagne del Trentino si trova un luogo magico che già dal nome ci trasmette il buonumore: l’Hotel Gioiosa. Un Active & Family Hotel che, da oltre 60 anni, è punto di riferimento di tanti ospiti sportivi e di famiglie con bambini che vogliono trascorrere giorni di relax e divertimento nella natura.

Questa struttura è attiva nel campo della sostenibilità già da molto tempo, perché ancora quando di sostenibilità si parlava poco, Hotel Gioiosa aveva già adottato diverse scelte imprenditoriali green. E oggi, dimostrano nuovamente di essere un passo avanti con un ulteriore gesto: l’adozione di una famiglia di Api nella nostra Oasi Apistica della Val Concei, che è per noi un’azione fondamentale perché va a sostenere non solo la nostra Oasi ma permette anche lo sviluppo di tutte le altre e di altrettante iniziative a favore della biodiversità.

Abbiamo intervistato Petra Mayr, titolare dell’Hotel, per saperne di più sulla sua realtà e il suo legame con la sostenibilità!

1 – Che tipo di struttura è Hotel Gioiosa?

Siamo un Active & Family Hotel situato a pochi minuti dal Lago di Garda e dalle splendide montagne del trentino. Abbiamo scelto di essere un “Active & Family Hotel” proprio perché ci troviamo in una zona così bella, perfetta per praticare sport o passare le giornate all’aria aperta. Qui tutto quello che si fa, lo si fa immersi nella natura ed è importante che rimanga così anche in futuro.

2 – Per questo avete deciso di collaborare con Saving Bees?

Avendo tra i nostri ospiti tanti bambini, abbiamo molto a cuore il loro futuro. E le Api sono il nostro futuro. Fin da quando ero bambina le api mi hanno sempre affascinato e accompagnato anche nel corso della mia vita. Quando ho conosciuto il progetto Saving Bees, mi è sembrato raggruppasse un po’ tutti i nostri valori: la famiglia, l’amore per la natura e per le api. Ognuno di noi può dare il suo proprio piccolo o grande contributo ad un obiettivo comune più ampio, come fanno anche le api. Vorremo lasciare ai nostri figli questo mondo quantomeno come lo abbiamo trovato o nel miglior caso anche migliore.

Negli anni passati abbiamo sempre fatto dei gadget a fine soggiorno ai clienti ma sono cose che poi spesso vengono dimenticate. Quest’anno abbiamo preferito investire in qualcosa che rimane. E così abbiamo adottato un’arnia nell’Oasi Apistica della Val Concei.

3 – Come hotel siete molto attenti all’impatto ambientale del vostro lavoro. Quali sono alcuni degli accorgimenti che può prendere chi è nel vostro settore per proteggere l’ambiente?

Per noi la sostenibilità è un vero e proprio stile di vita, che adottiamo con misure concrete. Ad esempio da anni abbiamo iniziato a togliere le monoporzioni, gli involucri che non servono, usare detersivi ecosostenibili, sostenere fonti di energia green e ad invitare gli ospiti a ridurre inutili lavaggi di asciugamani. Dove possibile, usiamo materiali naturali al posto che sintetici. Per quanto riguarda il cibo, acquistiamo se possibile ingredienti regionali e stagionali. Insomma, ci sono tantissimi piccoli accorgimenti che si possono mettere in atto per fare la differenza!

4 – E i turisti come rispondono?

Abbiamo sempre avuto richieste da parte di persone molto attente a questo aspetto. Oggi poi sono aumentate ancora di più. Molte persone non scelgono più guardando solo al prezzo ma alla struttura in sé, che sia eco-sostenibile o che abbia un occhio di riguardo su questo. E così piano piano stiamo tutti prendendo parte al cambiamento!

 

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Interviste ai partner

HEYY trasporta il messaggio di Saving Bees per l’Italia

Oggi ridurre l’impatto ambientale del proprio lavoro è diventato un punto cruciale per persone e aziende. Tuttavia, ci sono settori dove essere sostenibili non è così semplice. Nell’ambito della mobilità, ad esempio, ancora si stanno studiando nuovi parametri per essere più ecosostenibili e ridurre l’impatto dei mezzi di trasporto. E quando eliminare del tutto questo impatto non è possibile, ci sono comunque accorgimenti che si possono mettere in atto, come ci spiega HEYY, azienda di trasporti e logistica partner di Saving Bees.

Scegliere di adottare una famiglia di api, ad esempio, può sembrare un gesto scollegato dal settore dei trasporti ma in realtà ben si colloca in questo contesto, in quanto rappresenta anche un modo per compensare parte della CO2 si produce. HEYY, poi, ha compiuto un altro gesto per noi prezioso: ha inserito il logo di Saving Bees in uno dei propri rimorchi. In questo modo, HEYY porta in giro per tutta Italia il nostro messaggio.

Abbiamo intervistato Emanuele Di Traglia, CEO di HEYY e di Sherpal, anch’esso partner di Saving Bees, per parlare di trasporti e sostenibilità. Ecco cosa ci ha raccontato!

1 – Come nasce HEYY?

Heyy è un’azienda di logistica e trasporti che opera prevalentemente nel mercato del centro-nord Italia. La nostra storia inizia nell’estate del 2021 e comincia con un gruppo di amici che decide di mettersi in società. Per noi il concetto di amicizia è importante, lo suggerisce infatti anche il nostro logo, dove le due “Y” finali sembrano persone che si tengono per mano. Quello che più ci contraddistingue da tradizionale azienda di trasporti è che siamo completamente orientati alla cura e alla personalizzazione del cliente. Non ci interessa crescere troppo nei numeri, ma vogliamo essere riconosciuti sul mercato come quelli che fanno un servizio di qualità. 

2 – Lei è anche il fondatore di Sherpal, in che modo queste due realtà sono collegate?

L’idea di HEYY nasce anche per aiutare Sherpal come primo vettore. Oggi però HEYY ha una dimensione molto più grande di quest’ultima. È normale che sia così, Sherpal è una società innovativa e propone un tipo di servizio nuovo sul nostro mercato. HEYY invece vuole essere l’eccellenza di un settore che già esiste.

3 – Perché avete scelto di collaborare con Saving Bees?

La nostra storia di collaborazione inizia con Sherpal, anch’essa partner di Saving Bees. Come sapete, Sherpal è un sistema di Transport Sharing che mira ad ottimizzare i trasporti e dimezzare gli sprechi. Con HEYY ci siamo chiesti se anche noi potevamo fare qualcosa per l’ambiente. Inutile negarlo, il nostro è un settore che inquina, nonostante le accortezze che comunque prendiamo. Così abbiamo deciso di replicare quanto fatto con Sherpal anche con HEYY e adottare un’arnia, questa volta nella nuova oasi di Saving Bees in Trentino.

4 – Quali sono le accortezze che può prendere per l’ambiente chi lavora nel settore trasporti?

Sicuramente continuare a rinnovare il proprio parco mezzi, cercando di mantenerlo sempre all’avanguardia. Essere a passo coi tempi con questo fa sì che l’inquinamento per mezzo sia meno. Anche operare quasi esclusivamente a carico pieno aiuta. Ma comunque, per quanto ci impegniamo, noi inquiniamo. Accogliamo i progetti come quello di Matteo proprio perché ci permettono di compensare una parte della CO2 che creiamo. Quindi facciamo il possibile per diffondere l’iniziativa, ad esempio abbiamo sponsorizzato uno dei nostri rimorchi con il logo di Saving Bees. Abbiamo preso il rimorchio più vecchio, più brutto, e lo abbiamo trasformato in un bellissimo cigno. Così portiamo in giro il messaggio in tutta Italia, in autostrada, sulle statali…tutti vedono questa grande ape e si chiedono di cosa si tratti e in questo modo sempre più gente si incuriosisce e si fa domande sulle api e sull’ambiente.

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prolife arniaInterviste ai partner

Proteggere le api, proteggere le persone: intervista a Sebino

Sebino è un’azienda leader di mercato nella progettazione, installazione e manutenzione di sistemi integrati per la rivelazione e l’estinzione di incendi. Nel cuore della sua mission c’è un verbo particolarmente importante: proteggere. Proteggere le persone dal fuoco. Proteggere le case, le aziende e tutti i nostri beni. E ora anche proteggere le api, attraverso l’adozione di un’arnia nell’Oasi Apistica Saving Bees di Val Concei.

Avvicinarsi al mondo delle api è stato un passo naturale per questa azienda che con il suo lavoro, da oltre quarant’anni, pone l’attenzione alle necessità del territorio, supportando progetti a elevato contenuto tecnologico, ma sempre nel rispetto dell’uomo e dell’ambiente.

Abbiamo intervistato Gianluigi Mussinelli, amministratore delegato di Sebino, che ci ha raccontato la storia di questa realtà e del suo impegno verso l’ambiente.

1 – Di cosa si occupa Sebino?

Sebino è una società attiva nel settore spegnimento incendi, sicurezza e manutenzione degli impianti antincendio, fondata nell’anno 1979. La nostra storia è quella tipica della piccola imprenditoria italiana, cresciuta attraverso un lavoro costante nel tempo. Solo dieci anni fa, infatti, Sebino aveva 48 dipendenti e avevamo appena aperto una succursale in Romania. Oggi i nostri dipendenti sono 180 e possiamo affermare di essere tra i leader in Italia per quanto riguarda gli impianti sprinkler, il sistema antincendio più utilizzato nel mondo. I nostri progetti sono elaborati da un team di progettazione interna composto da progettisti donne ed uomini ad alta competenza specialistica. In sintesi, lavoriamo per proteggere le persone e i loro beni… è questo il nostro principale obiettivo.

2- Prendete il nome da un lago, il Lago di Iseo, dove avete origine. Che rapporto avete con la natura che vi circonda?

Il lago per noi è fonte di ispirazione di idee imprenditoriali visionarie e sostenibili e ci spinge a portare molta attenzione alle necessità del territorio. Per questo, nonostante il nostro consumo di energia sia comunque basso, abbiamo avviato un progetto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico che renderà il nostro stabilimento legato quasi esclusivamente a fonti rinnovabili.  

3 – In che modo il vostro settore può contribuire alla causa ambientale?

Anche il nostro settore deve prestare molta attenzione all’impatto ambientale dei materiali e componenti che usa. Come system integrator, nel farlo, cerchiamo di progettare in modo da utilizzare meno materie prime e materiali e ridurre al minimo gli sprechi non solo nell’ esecuzione dell’impianto, ma anche durante la vita utile dello stesso. In particolare, per lo spegnimento incendi, progettiamo, disegniamo ed installiamo sistemi efficienti ed efficaci nello spegnere il fuoco nell’immediatezza del suo inizio, prevenendo quindi disastri ecologici ed economici. Operando in questo settore, riteniamo di dover insistere su un cambiamento culturale educando alla prevenzione in particolare degli incendi che spesso sono causati dagli umani. E purtroppo a volte anche volontari.

4 – Come nasce la collaborazione con Saving Bees?

In questi anni c’è molta discussione riguardo all’emergenza api e impollinatori. I concetti di preservare e conservare sono nel nostro DNA. Certo, il nostro lavoro si rivolge principalmente alle persone, a proteggerle dal pericolo, ma in generale tutto quello che va in questa direzione per noi è importante. Siamo molto legati al nostro territorio, alla natura che lo circonda. L’adozione di un’arnia nell’oasi apistica di Val Concei è un ulteriore modo per dare “protezione”, in questo caso alle api e poi, indirettamente, anche alle persone. 

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Interviste ai partner

Vacanza amica della biodiversità: intervista a Garda Dolomiti

Quello che colpisce di più, quando si visita lo splendido territorio del Garda Trentino, è il verde brillante delle sue valli. E poi ancora l’azzurro dei laghi, la pace delle montagne, il buon cibo. Per preservare tutto questo dalla frenesia della vita quotidiana, servono piccole accortezze. Ed ecco che realtà come Garda Dolomiti – Azienda per il Turismo S.p.A., azienda di promozione turistica del territorio del Garda Trentino, Ledro, Comano e Valle dei Laghi, lavorano proprio per favorire un turismo che sia in sintonia con la natura, responsabile, consapevole e attivo.

È vero, non c’è turismo senza mobilità. Ma se fosse possibile, una volta arrivati a destinazione, dimenticarsi della propria auto? Godersi il panorama con lunghi giri in bici e passeggiate, restando così attivi e in forma? Garda Dolomiti dimostra che fare una vacanza di questo tipo è possibile. Tra le varie iniziative per la valorizzazione di questo territorio, così ricco di biodiversità naturale, rientra anche l’adozione di un’arnia nell’Oasi Apistica Saving Bees di Val Concei.

Abbiamo intervistato il presidente di Garda Dolomiti S.p.A., Silvio Rigatti, per conoscere meglio i loro progetti di mobilità green e le iniziative a favore di un turismo sempre più sostenibile.

1 – Di cosa si occupa Garda Dolomiti S.p.A.?

Garda Dolomiti S.p.A. è l’azienda che si occupa di promozione turistica del territorio a nord del Lago di Garda. Un territorio meraviglioso e ricco di verde, che ha tanto da offrire dal punto di vista naturalistico e anche gastronomico, vantando prodotti tipici come il Broccolo di Torbole, l’Olio extravergine d’oliva del Garda, le Noci del Bleggio, la Patata del Lomaso, i vini e tanti altri – molti dei quali certificati DOC, DOP o presidio Slow Food. Noi lavoriamo non soltanto per promuovere quest’area ma anche per preservare il suo grande valore.

2 – A che tipo di turisti vi rivolgete?

La nostra località viene scelta principalmente da persone che vogliono “rimanere giovani”, ovvero che amano tenersi attive, durante tutto il corso dell’anno. E viene scelta perché risponde a quattro necessità chiave: rimanere curiosi, mangiare bene e sano, imparare a rallentare e restare in movimento. Promuoviamo un turismo attivo e sostenibile, non ci interessa quindi aumentare i numeri, preferiamo piuttosto avere un numero contenuto di ospiti a cui garantire però una qualità maggiore.

3 – Come è nata la collaborazione con Saving Bees?

Da anni ormai tutti siamo al corrente dei grossi problemi che minacciano la vita delle api e, di conseguenza, la nostra. Se abbiamo la possibilità di fare qualcosa di concreto per aiutarle, perché non farlo? Quando abbiamo conosciuto il progetto Saving Bees ci è subito sembrato molto interessante. Adottare un’arnia nell’Oasi apistica di Val Concei per noi è stato anche un ulteriore modo per valorizzare il nostro splendido territorio, nella speranza di veicolare questo messaggio a quante più persone possibili.

4 – Quali altre azioni mettete in atto a favore della sostenibilità ambientale?

Oggi la nostra ambizione principale è quella di poter offrire un turismo il più possibile sostenibile. Da parte degli ospiti c’è sempre più attenzione verso questo argomento e voglia di rispettare la natura e di viverla appieno, ad esempio preferendo una camminata all’utilizzo della propria auto. I nostri progetti vanno proprio in questa direzione: ridurre l’uso delle auto, incentivare quello dei mezzi pubblici o delle biciclette. In estate abbiamo messo in campo il progetto Bus&Go, un servizio smart e innovativo di autobus a chiamata. C’è poi l’iniziativa AutoStop che invita gli ospiti a trascorrere una vacanza senza auto, consegnando le chiavi alla reception. In cambio, i turisti vedranno il loro nome scritto su una targhetta appesa sui rami di uno degli alberi simbolo del nostro territorio. Vogliamo dimostrare che la vacanza sostenibile è possibile e vogliamo farlo promuovendo uno spazio a misura d’uomo e di natura, che sia vivibile non solo per i turisti ma anche per i suoi abitanti.  

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Interviste ai partner

Good Life Hotel Garden, un hotel “verde” nel verde

Un grande parco verde con piscina, relax immersi nella natura a pochissimi passi dal Lago di Ledro, camere per sognare ad occhi aperti e uno stile di vita sostenibile: questa è la “formula segreta” del Good Life Hotel Garden, il nuovo partner di Savingbees.org.

Immerso nella splendida Valle di Ledro, l’hotel propone ai visitatori un benessere sostenibile, nel pieno rispetto del territorio circostante. Dalla produzione di energia ai prodotti di cortesia, ogni aspetto di questo hotel viene curato per garantire il minor impatto ambientale possibile. E i visitatori oggi apprezzano questa attenzione sempre di più.

Per i proprietari dell’hotel, da tempo impegnati nel preservare il paesaggio che li circonda, è venuto naturale interessarsi anche al mondo delle api. Per questo di recente hanno deciso di sposare il progetto di Savingbees.org adottando, con tanto entusiasmo, un’arnia nella nuova Oasi Apistica di Saving Bees in Val Concei, una fiabesca ansa laterale della Valle di Ledro a due km dall’hotel.

Abbiamo intervistato Francesca Spagnolli, titolare dell’hotel, per conoscere meglio la sua attività e raccontarci che cosa vuol dire essere un Hotel Sostenibile.

1 – Vivete in un’area ricca di verde, la Valle di Ledro. Siete molto legati al vostro territorio?

La nostra struttura è nata nel 1780 nel cuore, appunto, della Valle di Ledro, che fa parte della Riserva di biosfera Alpi Ledrensi & Judicaria nominata dall’UNESCO nel 2016. Per noi è un territorio unico e splendido, che vogliamo valorizzare e proteggere, per questo come hotel siamo molto attenti all’ambiente.

2 – Vi definite infatti un ‘hotel attento all’ambiente’. Cosa significa?

Da oltre 15 anni siamo certificati da Ecolabel, marchio di qualità ecologica dell’Unione Europea che contraddistingue prodotti e servizi dal ridotto impatto ambientale. Sono tante le attenzioni che riserviamo alla cura dell’ambiente all’interno del nostro hotel. Il sistema di riscaldamento, ad esempio, è costituito da una caldaia a biomassa locale, un’alternativa sostenibile alla caldaia tradizionale. Per quello che riguarda l’energia elettrica invece la produciamo dal sole con un impianto di 20kw installato sul tetto. anche i nostri prodotti di cortesia sono certificati Ecolabel e quando possibile evitiamo la plastica e le monoporzioni. Queste sono solo alcune delle piccole accortezze che possono fare la differenza. 

3 – Il vostro pensiero si riassume in due concetti fondamentali: rispetto e armonia. Me ne può parlare?

Sempre di più, offrire ospitalità di alto livello in aree ad alta qualità ambientale, significa implicitamente mettere in campo azioni di tutela ambientale. Sembra una contraddizione, ma il turismo di alta qualità può diventare uno strumento di tutela del paesaggio. Al centro dell’offerta di qualità c’è semplicemente la Natura senza grossi artifizi. Silenzio e scorci naturali sono di per sé il prodotto che oggi cerca il nostro ospite ed è nostra responsabilità quella di tutelare questi aspetti con grande rispetto. Altro punto a favore ambientale che è conseguenza di un’offerta turistica di qualità è dato dal basso numero di presenze. La qualità va a braccetto con l’esclusività garantendo una bassa pressione antropica sugli ecosistemi naturali… bisogna sganciarsi dai vecchi paradigmi anni 90 basati sul continuo aumento di arrivi turistici anno dopo anno. Un sistema finito e fragile come la Valle di Ledro non può conciliarsi con una strategia volta alla continua espansione! Riteniamo sia fondamentale portare rispetto al nostro territorio, che è unico, e alle tradizioni che abbiamo ereditato. Viviamo in armonia con i laghi, con la valle, con le montagne. Vogliamo preservare tutto questo. Mantenere un ambiente sano e salubre è importante non soltanto per i turisti, che sicuramente lo apprezzano, ma per i nostri figli a cui lasciamo un’eredità preziosa.

4 – Come è nata la collaborazione con Savingbees.org?

Abbiamo saputo della nascita del progetto di creazione dell’ oasi apistica Val Concei, un progetto per la valorizzazione della biodiversità proprio nella nostra valle in collaborazione con Savingbees.org…non potevamo perdere l’occasione di sostenere questa idea! Siamo contenti di sapere di questa iniziativa proprio qui nel nostro territorio e crediamo che questo progetto possa funzionare da leva culturale per tutti, ospiti e abitanti Ledrensi, generando un ciclo virtuoso che si potrà espandere anche ad altri temi della tutela ambientale.

Preme ricordare poi che la Val Concei è un capolavoro ambientale e che il suo aspetto rappresenta l’essenza della migliore valle di Ledro in generale. Ma non solo: il progetto che si sta sviluppando è molto concreto dal punto di vista ecologico in quanto va oltre al “prato fiorito per le api”, passando attraverso la gestione dell’oasi con una cura a tutto tondo, che parte dalla concimazione naturale fatta secondo un progetto di maturazione controllata del letame in collaborazione con la Rete di Riserve della Alpi Ledrensi, arrivando fino alla modulazione dei migliori miscugli sementieri contenenti ecotipi alpini analoghi a quelli locali. In futuro si sta già pensando a delle operazioni di restauro ecologico ovvero di raccolta e diffusione di miscugli sementieri dei prati magri locali. Questo rappresenterebbe la quintessenza delle azioni di recupero ambientale. Come si fa a non supportare questo progetto? Abbiamo subito deciso di dare il nostro contributo all’iniziativa, perché è esattamente in linea con quello che ci impegniamo a fare noi come hotel: rispettare e proteggere l’ambiente che ci circonda.

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Interviste ai partner

Biasion con Saving Bees per la tutela delle api e del verde

Chi ha a cuore la tutela e la cura del paesaggio non può non avere a cuore le api. Questi incredibili insetti, così piccoli ma così preziosi, svolgono un ruolo vitale per mantenere gli equilibri del nostro ecosistema.

Quando abbiamo conosciuto Biasion, consolidata realtà nel settore del verde, l’intesa è stata immediata. L’azienda opera in diversi settori, tra cui la commercializzazione di prodotti per il giardinaggio e l’idrosemina, ma una delle sue eccellenze è il settore sementiero. È in questo settore che, negli ultimi anni, si è registrata una sempre maggiore richiesta di miscele ad uso apistico.

La filosofia di lavoro di Biasion, sensibile alle tematiche ambientali e orientata a soluzioni sempre più eco-compatibili, ha portato l’azienda ad avviare una collaborazione con Savingbees.org attraverso l’adozione di un’arnia per tre anni nell’Oasi Apistica di Val Concei.

Abbiamo intervistato Paolo Rodaro, consulente tecnico commerciale di Biasion, per conoscere meglio questa realtà e il legame tra settore del verde, api e sostenibilità.

1 – La vostra azienda opera nel settore del verde. Di cosa vi occupate nello specifico?

Biasion è una ditta che ha sede a Bolzano e ha origine indietro nel tempo, le prime informazioni risalgono infatti al 1866. Nasciamo come ditta sementiera, ma nel tempo ci siamo espansi e ora lavoriamo in tanti settori del verde. Abbiamo un garden center, dove operiamo al dettaglio e vendiamo piante, fiori, semi e prodotti per il giardinaggio. Siamo poi grossisti di prodotti per il verde come semi, concimi e terricci che vendiamo alle agrarie o ai centri di giardinaggio della provincia. Il punto forte della nostra ditta è il settore sementiero, ma anche quello dell’idrosemina, ovvero una tecnica particolare per inerbire determinate superfici come scarpate o piste da sci. Abbiamo infine un’officina specializzata Master Dealer Honda con i migliori macchinari per il giardinaggio, come rasaerba e robot per il giardino ma anche turbine spazzaneve. Operiamo in settori diversi, per destinatari diversi e, di conseguenza, abbiamo anche clienti in zone geografiche diverse.

2 – In cosa consiste la vostra proposta nel settore sementiero?

La nostra proposta include una grande varietà di miscele. Prima importiamo le specie singolarmente da paesi come Danimarca, Germania, Olanda o anche dall’Italia e poi con questi semi realizziamo le miscele. Si tratta di semi destinati a giardini e campi sportivi, all’agricoltura e all’ambiente. Abbiamo miscele standard ma possiamo anche farle su misura. Ad esempio negli ultimi anni c’è stata molta richiesta di miscele ad uso apistico.

3 – In cosa consistono le miscele ad uso apistico?

Negli ultimi decenni il paesaggio si è modificato molto, causando una graduale perdita delle fonti di approvvigionamento per gli insetti. È aumentata così la necessità di creare e proporre delle miscele per gli insetti utili, soprattutto per le api.  Così noi ottimizziamo le nostre miscele selezionando piante con caratteristiche ideali per loro e che garantiscano la fioritura più lunga possibile.  

4 – È grazie a queste miscele che avete conosciuto Savingbees.org?

Esatto, è stata una conseguenza del lavoro che facciamo. Siamo entrati in contatto con l’Oasi Apistica di Val Concei e l’iniziativa ci è subito piaciuta. Abbiamo deciso di avviare la collaborazione con Savingbees.org adottando un’arnia perché ci sembrava in linea con la nostra filosofia, sensibile alle tematiche ambientali. Inoltre questo rapporto ci darà anche l’opportunità di testare le nostre miscele ad uso apistico, mostrandone i punti di forza e i limiti, per migliorare ulteriormente il nostro contributo alla causa. Le api ci sanno dare risposte molto interessanti, pur parlando poco!

5 – In che modo si riflette l’attenzione alle tematiche ambientali nel vostro settore?

Noi personalmente cerchiamo di intervenire in un modo sempre più eco-compatibile. In questi anni abbiamo fatto dei cambiamenti enormi, come la ricerca di ricerca di prodotti meno impattanti e l’utilizzo di miscele che hanno meno necessità di essere seguite (quindi meno acqua, meno manutenzione) o coltivate biologicamente. La direzione è verso qualcosa di più rustico, che pur mantenendo un alto livello qualitativo necessiti di meno input agronomici, meno concimi, dove possibile, privilegiando quelli organici per un uso più mirato delle risorse. Questo secondo noi è il futuro.

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RZ Serramenti sostiene le api con Saving Bees

Quando si parla di abitazioni “green” non possiamo prescindere dal parlare di Infissi. Questi, infatti, incidono in modo determinante sulla sostenibilità delle nostre abitazioni, per questo rivolgersi a persone del settore competenti ed esperte, che hanno anche a cuore l’ambiente, può fare la differenza. Un esempio di aziende di questo tipo è RZ Serramenti, realtà che da 30 anni produce ed installa sistemi d’eccellenza atti alle chiusure degli involucri edilizi e al loro risparmio energetico.

Roberto Zanzottera, fondatore di RZ, è da sempre particolarmente attento alle tematiche ambientali e con la sua azienda si impegna il più possibile a incoraggiare un cambiamento positivo, dalla proposta di serramenti a basso impatto ambientale alla scelta di adottare un’arnia nell’oasi apistica di Saving Bees a Val Concei. 

Abbiamo intervistato Roberto per conoscere meglio la sua realtà e i motivi che lo hanno portato ad avvicinarsi al mondo delle api.

1- Di cosa si occupa RZ?

Siamo una piccola realtà nata nel 1991 e specializzata nella chiusura e nella riqualificazione dell’involucro edilizio. Produciamo essenzialmente infissi in alluminio, con determinate prestazioni termiche e acustiche e con una particolare attenzione all’impatto ambientale. 

2- Che significato ha la sostenibilità per il vostro settore?

Anche nella costruzione di infissi possiamo dare un apporto importante alla sostenibilità ambientale. Per prima cosa, i nostri infissi sono costruiti in alluminio, un materiale nobile riciclabile all’infinito. Purtroppo oggi le tecnologie in uso non permettono di completare le costruzioni al 100% riciclabili, piccole parti di queste, come le guarnizioni, dipendono ancora dalle lavorazioni/ trasformazioni petrolifere, ma si tratta di una piccola parte. Cerchiamo poi di ridurre il medesimo impatto ambientale anche nelle fasi di montaggio. Durante una riqualificazione di un’abitazione, per esempio, andiamo a recuperare tutto ciò che viene smontato ed inserito nel percorso virtuoso del riciclo, parliamo di legno, ferro, vetro, quindi non viene sprecato nulla di ciò che si sostituisce. 

3- Cosa vi ha spinto a collaborare con Saving Bees?

Personalmente sono sempre stato sensibile a queste tematiche, già in età adolescenziale ho iniziato con piccole donazioni ad associazioni come WWF Italia così da impegnarmi per la tutela di animali e dell’ambiente. Sentendo poi in radio l’intervista a Matteo di Saving Bees ho pensato immediatamente che questo potesse essere il ponte che univa l’attività dell’azienda a una questione ambientale che mi sta molto a cuore. 

4- E l’interesse per il mondo delle api come è nato?

Penso sia fondamentale avere a cuore ciò che madre natura ha creato e ancor di più preservarlo per le generazioni future. Questo dovrebbe essere l’obiettivo primario per tutti i Sapiens, ma purtroppo non è così. Da qualche anno sento spesso parlare di api e del fatto che queste siano in estrema difficoltà per la propria  sopravvivenza. Ricercando in rete informazioni inerenti alle api mi sono immediatamente reso conto che tutti gli insetti impollinatori sono essenziali alla sopravvivenza delle molteplici biodiversità del nostro pianeta. La scelta di adottare un’arnia in Val Concei è stata immediata. Mi auguro che questa mia personale scelta contribuisca a sensibilizzare altre persone intorno a me così da innescare il giusto cambiamento.

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Api, aziende e soft skills: intervista a Bridge Partners®

Api regine, operaie, guardiane e fuchi. All’interno di ogni alveare ciascun componente ha compiti e obiettivi precisi, proprio come in un’azienda, dove le competenze specifiche del singolo si intersecano con quelle del gruppo. A differenza del mondo delle api però, a determinare il successo di un’azienda contribuiscono numerosi fattori personali e interpersonali, primo tra tutti la comunicazione.

È di questo che si occupa Bridge Partners®, la società di consulenza e formazione manageriale che con i suoi corsi di negoziazione, comunicazione e tecniche di vendita aiuta le persone ad affrontare al meglio le sfide che la vita aziendale comporta. In linea con la volontà di agire per creare un impatto positivo sull’ambiente, Bridge Partners® ha scelto di supportare il progetto Saving Bees.

Abbiamo intervistato Alessandra Colonna, Managing Partner di Bridge Partners® , per conoscere meglio la loro realtà e i motivi che li hanno portati ad avvicinarsi al meraviglioso mondo delle api.

1 – Di cosa si occupa Bridge Partners® ?

Siamo una società di consulenza e formazione manageriale. Cerchiamo di migliorare la vita delle persone, migliorando il loro modo di lavorare. Lo facciamo trasformando i loro comportamenti, soprattutto quelli che riguardano le attività negoziali e la comunicazione, per renderli più efficienti. Migliorando il modo di lavorare del singolo, l’intero ambiente di lavoro ne beneficia. Ciascun dipendente infatti ha compiti diversi e può sembrare che lavori da solo, ma è parte di un ecosistema, di un team: un “piccolo” alveare.

2 – Aziende e arnie si somigliano più di quanto sembri. Siete d’accordo?

Decisamente. Un altro parallelismo che ci piace fare, ad esempio, è quello delle soft skills. Nel nostro lavoro ci troviamo spesso ad avere a che fare con le soft skills, le ‘competenze trasversali’, ovvero quelle legate all’intelligenza emotiva e ai nostri comportamenti. Queste competenze sono fondamentali, ma vengono spesso trascurate. Così come le api: un patrimonio importantissimo per il nostro pianeta che purtroppo
viene dato per scontato. Insomma, essere bee friendly è un po’ come essere soft skills friendly!

3 – È per questo che avete deciso di collaborare con Saving Bees?

Riteniamo che ogni azienda debba dare il suo contributo per salvaguardare il pianeta. Quello di Matteo ci è sembrato un progetto di grande concretezza, dall’impatto immediato e tangibile, in linea con i valori della nostra azienda. Per noi si tratta della prima collaborazione con focus sulla sostenibilità, ma da tempo siamo attivi sull’ambito sociale.

4 – Qual è il contributo che una realtà come la vostra può dare nell’ambito della sostenibilità ambientale?

Dalle grandi aziende ai piccoli uffici, tutti possiamo agire per creare un impatto positivo per l’ambiente. Contribuire a cause ambientali e sociali è sicuramente importante, così come adottare comportamenti virtuosi in ufficio. Uno dei cambiamenti più significativi che abbiamo effettuato negli ultimi anni è stato il passaggio al digitale. La nostra attività, prima fisica, oggi è stata completamente spostata online. In questo modo abbiamo eliminato consumi, trasferte e materiale usa e getta, con un riscontro significativo in termini di sostenibilità e inclusività.

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Interviste ai partner

Livenza con Saving Bees per la tutela della biodiversità

L’adozione delle arnie nella nostra Oasi Apistica è vitale allo sviluppo del progetto Saving Bees. Oggi sono sempre di più le aziende che scelgono di avvicinarsi a questo mondo, spesso provenienti da settori che possono sembrare più lontani dal nostro, ma che proprio per questo rappresentano un contributo prezioso. È il caso di Livenza, azienda a conduzione familiare che si occupa di verniciatura di mobili.

Adottando una famiglia d’api, Livenza ha scelto di lanciare un chiaro messaggio ai suoi clienti e fornitori sull’importanza della protezione dell’ambiente e la tutela della biodiversità. Perché tutti possiamo fare qualcosa.

Abbiamo intervistato Barbara Polo Friz, responsabile amministrativa di Livenza, per conoscere meglio questa realtà e cosa li ha spinti ad avvicinarsi al nostro progetto.

1 – Di cosa si occupa Livenza?

Siamo una piccola azienda a conduzione familiare che da oltre trent’anni si occupa di verniciatura di mobili. Ci impegniamo costantemente per dare il nostro aiuto alla natura, tramite piccoli gesti e scelte aziendali, come ad esempio l’utilizzo di vernici ecologiche ad acqua a basso impatto ambientale.

2 – Per questo avete deciso di collaborare con Saving Bees?

Esatto, anche se la collaborazione è nata in modo casuale. Lo scorso anno abbiamo ricevuto in omaggio il miele di Saving Bees. Abbiamo voluto approfondire il progetto, che ci ha subito coinvolto, e così abbiamo deciso di contribuire adottando un’arnia per tre anni. Da sempre siamo impegnati nell’ambito sociale, ma questa per noi è la prima collaborazione di tipo ambientale.

3 – La vostra azienda è molto attenta al concetto di sostenibilità. In che modo?

Oggi si parla sempre di più di sostenibilità e anche noi stiamo lavorando molto in questo senso, dai piccoli gesti quotidiani ai cambiamenti più grandi, come ad esempio la scelta di utilizzare solo vernici ecologiche. Ovvio, non è stato un cambiamento immediato. Il percorso è durato parecchi anni, ma oggi siamo finalmente giunti ad avere vernici a basso impatto ambientale.

4 – Cosa vi aspettate da questa collaborazione?

Ci piacerebbe divulgarne l’importanza, coinvolgere anche clienti e fornitori, fare qualcosa insieme, perché si tratta davvero di uno sforzo minimo ma significativo.

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