Di quanto siano importanti gli impollinatori per l’agricoltura te ne avevamo già parlato in un articolo precedente. In Europa, l’80% delle specie coltivate dipende dall’attività di questi preziosi animali. Purtroppo però, il numero di impollinatori sta calando drasticamente a causa dei pesticidi usati in agricoltura, dei cambiamenti climatici e, soprattutto, della mancanza di cibo dovuta alla perdita di habitat naturali.

Gli impollinatori aumentano il valore mondiale delle produzioni agricole di circa 260 miliardi di euro all’anno eppure, nonostante questo, la maggior parte delle pratiche agricole continua a contribuire alla loro estinzione, ignorando – o forse sottostimando – le gravi conseguenze che potrebbe comportare.

Esiste invece un modo in cui anche gli agricoltori potrebbero fare la loro parte per evitare la scomparsa definitiva delle api e di altri utilissimi insetti. Come? Oltre a coltivare in modo biologico possono praticare il sovescio, una tecnica che aiuta gli impollinatori a non morire di fame e, contemporaneamente, rende fertile il terreno. Insomma, un win-win per entrambi!

Che cos’è il sovescio

Il sovescio è una pratica utilizzata in agricoltura che consiste nel piantare determinate colture per aumentare o mantenere la fertilità e la buona struttura del terreno. Queste colture, infatti, consentono di reintegrare importanti sostanze organiche nel suolo e contribuiscono a mantenerlo aerato e drenato.

Le principali piante usate per fare il sovescio sono le leguminose, le graminacee e le crucifere (o brassicacee):

  • le leguminose perché forniscono un importante apporto di azoto organico al terreno
  • le specie con un apparato radicale molto sviluppato perché consentono di strutturare il terreno anche negli strati più profondi eliminando la suola di lavorazione
  • le piante che sviluppano molta massa vegetale perché forniscono al terreno carbonio organico e permettono di controllare le infestanti

Il sovescio non è una semina destinata alla raccolta. Le colture, infatti, vengono falciate e lasciate a decomporre lentamente sul terreno come compostaggio di superficie. In alternativa, possono essere interrate nei primi cinque centimetri del suolo, dove sono presenti le condizioni ottimali per una corretta decomposizione.

Quali sono i vantaggi del sovescio

Il sovescio offre notevoli vantaggi e per questo motivo andrebbe sempre previsto e inserito all’interno di rotazioni e avvicendamenti seminativi e orticoli. Un modo semplice ed economico per ridare al nostro terreno le sostanze consumate durante la coltivazione, ma anche per contenere le erbe spontanee (non chiamiamole erbacce, per favore! ogni cosa esiste per un motivo in Natura) grazie alla pacciamatura che tiene il terreno ben coperto.

In particolare, il sovescio consente un:

  • un aumento delle sostanze organiche,
  • un miglioramento della struttura del suolo,
  • un controllo delle erbe spontanee e dei parassiti,
  • un aumento della biodiversità nel suolo
  • una protezione del suolo dall’erosione grazie alla costante copertura.

Va ricordato che la tecnica del sovescio apporta numerosi benefici a qualsiasi tipo di terreno, dal campo coltivato a livello industriale al semplice orticello di casa. Anche nell’orto, infatti, il sovescio è molto utile per la fertilità del terreno, specie quando vengono coltivati ortaggi che consumano molte risorse come pomodori, melanzane, peperoni, cavoli, meloni, etc.

Quale sovescio piantare per aiutare gli insetti impollinatori

Facendo sovescio con specie di piante mellifere e polliniche, oltre ai benefici già elencati per il tuo terreno, potrai anche creare anche un luogo per il pascolo delle api e degli altri insetti impollinatori. Peraltro, seminare colture mellifere consente agli agricoltori anche di rispettare gli obblighi previsti dal regolamento Pac relativi alle superfici Efa (aree di interesse ecologico).

Tra le diverse specie di piante mellifere e polliniche che puoi seminare troviamo: Facelia, Trifoglio, Grano saraceno, Lino, Girasole, Serradella, Coriandolo, Cumino dei prati, Calendula Senape, Finocchio, Fiordaliso, Malva, Aneto, Agrostemma. A volte i semi di queste piante sono difficili da reperire sul mercato ma per fortuna in commercio esistono mix di semi melliferi già pronti (altri Esempi in Semfor e Biasion). In generale, l’epoca di semina va dalla fine dell’inverno all’inizio dell’estate.

Per aiutare gli impollinatori ti consigliamo di fare sovesci con il più grande numero di specie di queste piante, per assicurare a queste meravigliose creature un periodo di fioritura – e quindi di disponibilità di cibo – prolungato al massimo. Ovviamente dovrai avere l’accortezza di non tagliare il sovescio a inizio fioritura, per consentire la raccolta di nettare o polline (solitamente infatti la trinciatura per l’interramento avviene con un 10-20% di fioritura della miscela).

Sovescio, biodiversità e bellezza

La pluralità e la diversità delle specie mellifere e polliniche utilizzate per effettuare il sovescio possono anche contribuire al reinserimento di biodiversità sul territorio, e un’agricoltura che rispetta l’ambiente e la Natura dovrebbe sempre salvaguardare la diversità biologica.

Incrementando la biodiversità, inoltre, potrai anche contare sulla presenza di insetti e organismi utili alle colture, che ti permetteranno di ridurre eventuali interventi antiparassitari.  

  • Non bastasse, seminando queste piante utili per gli impollinatori, oltre al ripristino della vita e della biodiversità produrrai anche tanta  bellezza, per via della meravigliosa fioritura che caratterizza queste specie. E questo lo sappiamo bene noi di Saving Bees, che da anni ci impegniamo a creare in Italia – e chissà, magari presto anche all’estero – le nostre bellissime oasi apistiche dove coltiviammo tanta biodiversità circondati da colori sgargianti, profumi inebrianti e tanta, tanta bellezza.

di Petra Invernizzi, Bee-Copy @Pinvi – Racconti di api