Api, aziende e soft skills: intervista a Bridge Partners®
Api regine, operaie, guardiane e fuchi. All’interno di ogni alveare ciascun componente ha compiti e obiettivi precisi, proprio come in un’azienda, dove le competenze specifiche del singolo si intersecano con quelle del gruppo. A differenza del mondo delle api però, a determinare il successo di un’azienda contribuiscono numerosi fattori personali e interpersonali, primo tra tutti la comunicazione.
È di questo che si occupa Bridge Partners®, la società di consulenza e formazione manageriale che con i suoi corsi di negoziazione, comunicazione e tecniche di vendita aiuta le persone ad affrontare al meglio le sfide che la vita aziendale comporta. In linea con la volontà di agire per creare un impatto positivo sull’ambiente, Bridge Partners® ha scelto di supportare il progetto Saving Bees.
Abbiamo intervistato Alessandra Colonna, Managing Partner di Bridge Partners® , per conoscere meglio la loro realtà e i motivi che li hanno portati ad avvicinarsi al meraviglioso mondo delle api.
1 – Di cosa si occupa Bridge Partners® ?
Siamo una società di consulenza e formazione manageriale. Cerchiamo di migliorare la vita delle persone, migliorando il loro modo di lavorare. Lo facciamo trasformando i loro comportamenti, soprattutto quelli che riguardano le attività negoziali e la comunicazione, per renderli più efficienti. Migliorando il modo di lavorare del singolo, l’intero ambiente di lavoro ne beneficia. Ciascun dipendente infatti ha compiti diversi e può sembrare che lavori da solo, ma è parte di un ecosistema, di un team: un “piccolo” alveare.
2 – Aziende e arnie si somigliano più di quanto sembri. Siete d’accordo?
Decisamente. Un altro parallelismo che ci piace fare, ad esempio, è quello delle soft skills. Nel nostro lavoro ci troviamo spesso ad avere a che fare con le soft skills, le ‘competenze trasversali’, ovvero quelle legate all’intelligenza emotiva e ai nostri comportamenti. Queste competenze sono fondamentali, ma vengono spesso trascurate. Così come le api: un patrimonio importantissimo per il nostro pianeta che purtroppo
viene dato per scontato. Insomma, essere bee friendly è un po’ come essere soft skills friendly!
3 – È per questo che avete deciso di collaborare con Saving Bees?
Riteniamo che ogni azienda debba dare il suo contributo per salvaguardare il pianeta. Quello di Matteo ci è sembrato un progetto di grande concretezza, dall’impatto immediato e tangibile, in linea con i valori della nostra azienda. Per noi si tratta della prima collaborazione con focus sulla sostenibilità, ma da tempo siamo attivi sull’ambito sociale.
4 – Qual è il contributo che una realtà come la vostra può dare nell’ambito della sostenibilità ambientale?
Dalle grandi aziende ai piccoli uffici, tutti possiamo agire per creare un impatto positivo per l’ambiente. Contribuire a cause ambientali e sociali è sicuramente importante, così come adottare comportamenti virtuosi in ufficio. Uno dei cambiamenti più significativi che abbiamo effettuato negli ultimi anni è stato il passaggio al digitale. La nostra attività, prima fisica, oggi è stata completamente spostata online. In questo modo abbiamo eliminato consumi, trasferte e materiale usa e getta, con un riscontro significativo in termini di sostenibilità e inclusività.