La tutela della biodiversità è una delle grandi sfide del nostro tempo. Una sfida per cui noi di Saving Bees combattiamo ogni giorno insieme a tutte quelle realtà che condividono la nostra stessa visione. Anche Coop Alleanza 3.0, da anni impegnata attivamente su diversi fronti per la salvaguardia dell’ecosistema, ha deciso di sposare la nostra mission, adottando quattro arnie nell’oasi apistica Saving Bees.

Per Coop Alleanza 3.0 l’attenzione nei confronti dell’ambiente è un dovere primario, saldamente ancorato nel dna della cooperativa. Pioniere di un approccio sostenibile globale, Coop Alleanza 3.0 negli anni ha tradotto questo impegno in azioni concrete nei confronti dell’uomo, degli animali, della natura e… delle api. La partnership tra Coop Alleanza 3.0 e Saving Bees dimostra quindi, ancora una volta, che fare impresa significa anche e soprattutto integrarsi con altre realtà e creare valore per le persone e il territorio.

Abbiamo fatto qualche domanda a Daniel Tiozzo, Presidente dell’Area Sociale Vasta, e Paolo Filippi, Direttore delle Politiche Sociali e Responsabile Zone Soci, per approfondire l’impegno di Coop Alleanza 3.0 nei confronti dell’ambiente, degli animali e degli impollinatori.

1 – Agire per la salvaguardia dell’ambiente naturale e lo sviluppo dei territori è uno dei valori portanti di Coop Alleanza 3.0. Da questo impegno è nata anche la collaborazione con Saving Bees… cosa vi ha spinto ad interessarvi al mondo delle api in particolare?

L’ambiente e la difesa della biodiversità sono sempre stati al centro delle politiche della nostra cooperativa: dalla vendita dei prodotti biologici alla gestione sostenibile delle risorse, dell’acqua in primis. Impollinatori e api sono spie fondamentali per capire lo stato di salute dell’ambiente che ci circonda, e proprio per questa ragione è fondamentale valorizzarli. Purtroppo, per colpa dell’uomo, oggi le api sono in forte pericolo. Per questo abbiamo ritenuto fosse doveroso impegnarci nel proteggerle e rafforzare tutte le iniziative che mirano a preservarne l’habitat.

2 – La vostra attenzione nei confronti dell’ambiente si declina in tanti ambiti. Quali altri progetti avete sostenuto in questi anni?

I progetti che abbiamo sostenuto sono notevoli e affascinanti e li mettiamo a disposizione delle comunità dove operiamo e siamo presenti. In particolare vogliamo citarne alcuni risalenti a questi ultimi anni. Per primo la piantumazione di alberi attraverso il Progetto Oasi Urbane. Crediamo che piantare alberi sia una cosa doverosa in questo momento storico, per riscoprire l’importanza della vegetazione anche nei luoghi urbani. Altre azioni che ci rendono orgogliosi sono la lotta alla riduzione degli imballaggi di plastica nei nostri punti vendita e iniziative come l’ultimo progetto per salvaguardia dell’ecosistema marino: i Seabin, contenitori mangia plastica posizionati lungo tutte le coste italiane.

3Nel 2020 avete pubblicato un piano di sostenibilità in linea con tutte queste azioni. Di che cosa si tratta?

Il piano di sostenibilità è un’insieme di impegni per il prossimo triennio in linea con i Global Goals previsti dall’Agenda ONU 2030. Abbiamo individuato quattro ambiti di intervento: tutela del patrimonio intergenerazionale, produzione e consumo sostenibile, equità e generazione di opportunità. Questi sono i pilastri fondamentali su cui decliniamo tutte le nostre azioni, perché crediamo che ci sia bisogno di un impegno chiaro e misurabile da parte della cooperativa, un impegno che non si limiti alle sole parole.

4 – In questi anni si parla sempre di più di sostenibilità. Che ruolo svolge questo concetto all’interno di Coop e come è cambiato negli anni?

Il nostro impegno per la sostenibilità non nasce solo dalle opportunità sorte negli ultimi anni. È un processo lungo che vede la cooperativa da sempre in prima linea. Negli ultimi anni abbiamo affinato le nostre politiche cercando di mettere insieme una serie di regole. Abbiamo così creato il Ventalogo della Sostenibilità: 20 semplici regole per una spesa sostenibile dal punto di vista sia etico che ambientale. Cerchiamo di incentivare il consumatore ad approcciarsi a una spesa senza sprechi, cerchiamo una sostenibilità che sia ambientale ma che guardi anche alla legalità, alla parità di genere. Non dimentichiamoci infatti che il concetto di sostenibilità comprende anche un lato sociale ed umano. Non si tratta di risparmiare sui costi, non è questo l’obiettivo. L’obiettivo è incentivare le buone azioni.

5 – Cosa spinge una realtà così a grande a sostenere un progetto in espansione come Saving Bees?

Le nostre politiche sono sempre molto attente ai singoli territori e a tutto ciò che rappresenta una sfida in linea con i nostri valori. Quando abbiamo conosciuto Saving Bees abbiamo ritenuto doveroso dare contributo e appoggio, come stiamo facendo con tante altre organizzazioni lungo il nostro territorio. Abbiamo comunicato la partnership attraverso un’azione allargata sui social e una serie di incontri mirati con i soci e il riscontro è stato molto positivo. Per questo ci spingiamo ad andare sempre oltre. Questi progetti sono una pietra fondamentale dell’azione di Coop. Solo così possiamo dimostrare che qualunque contributo può fare la differenza, e che attraverso l’azione di tutti si può migliorare il pianeta. Noi vogliamo fare impresa, ma in maniera intelligente e sostenibile, attenta. Crediamo che progetti come quello di Saving Bees debbano allargarsi e coinvolgere più realtà possibili. Perché cooperare vuol dire creare reti, mettere insieme risorse e unire le buone idee. Abbattere muri e costruire ponti.