Sostenibilità e digitale, un binomio ormai inseparabile che ha tutti i presupposti per poter dare forma al nostro futuro. Ce lo dimostra Ecofactory, l’impresa green del modicano Francesco Ragusa che ti permette, con un semplice click, di piantare un albero in un luogo povero del mondo. Attraverso il suo e-commerce, Ecofactory produce e consegna anche gadget verdi, idee regalo originali che emozionano e fanno bene all’ambiente, come candele che fioriscono e kit di semi con tutto il necessario per far nascere e crescere una pianta.

Proprio come SavingBees.org, anche Ecofactory opera nel segno della natura. Quello che ci lega è un’amore comune per la nostra terra, per l’ambiente, la volontà di fare qualcosa che possa portare un impatto positivo a noi e alle generazioni future. Questo ha posto le basi per una solida partnership, avviata con l’inserimento di una famiglia di 80.000 api nella nostra Oasi Apistica.

Oggi Ecofactory si sta dedicando alle fasi finali di un nuovo progetto, attraverso cui sarà possibile continuare a sostenere Savingbees.org. Ne abbiamo parlato con Francesco, che con con grande orgoglio e passione ci ha raccontato la sua avventura. Una storia esemplare che ci dimostra come sia possibile far convivere passione per il web, imprenditoria e coscienza ambientale.

  1. Da startup a piccola impresa, negli ultimi anni avete fatto tanta strada! Quali sono le radici di Ecofactory?

Ecofactory nasce a Modica nel 2016 come concept store all’interno di un’altra realtà. Abbiamo iniziato la nostra attività proponendo idee regalo originali e dopo poco tempo è subito cresciuta in noi la voglia di proporre qualcosa di green. Piano piano abbiamo poi voluto portare anche qualcosa di nostro, anziché vendere solo cose di altri. E così l’idea di proporre dei kit per far nascere e crescere le piante. Successivamente si sono aggiunti nuovi prodotti e noi siamo cresciuti sempre di più, fino ad arrivare dove siamo oggi. Nonostante questa crescita, siamo sempre rimasti un’attività gestita in famiglia: questo aspetto per noi è fondamentale.

  1. Vi definite, infatti, una “piccola impresa meridionale”. Perché è così importante mantenere questa dimensione familiare?

In passato facevo il giornalista e curavo la comunicazione per diverse aziende, ma non mi dava soddisfazione dal punto di vista umano. Sentivo che volevo fare di più. Ho deciso di portare tutta la mia esperienza in questo progetto. Per noi è fondamentale rimanere una piccola impresa, ci permette di mantenere questa “dimensione magica” che ci porta ad assemblare i pacchi uno ad uno, a scrivere a mano un messaggio unico per ogni nostro cliente.

  1. Il legame con il territorio, l’interesse per l’ambiente, sono tutti aspetti che vi legano a SavingBees.org. È per questo che avete deciso di avviare una partnership?

Quando ho scoperto SavingBees.org è stato un colpo di fulmine: ho trovato una persona con passione, un progetto serio, un ecosistema bello. Quì ad Ecofactory abbiamo in programma un nuovo progetto, che verrà lanciato a breve. Ci serviva un partner, e così mi sono messo a fare ricerche e mi sono imbattuto in SavingBees.org. Ad alcuni clienti ho confidato la novità e tanti lo hanno accolto con genuino stupore, come se fosse la naturale evoluzione di quello che già facciamo, l’anello che mancava. Alberi, piante, api… prima o poi dovevamo arrivare qui.

  1. E il vostro nuovo progetto in cosa consiste?

Vogliamo dare un nome alle varie parti di Ecofactory. Ovviamente si tratta di un progetto costituito da più parti. Una parte ad esempio è già online, si chiama calming.it e mette a disposizione pass con cui ascoltare suoni della natura e musica rilassante. Una delle altre idee consiste nell’abbinare all’albero un pacchetto completo, un cofanetto che racchiude un’esperienza plurisensoriale. Volevamo aggiungere a questo pacchetto qualcosa di impatto. L’idea di dare un contributo per la salvaguardia delle api mi tornava spesso in mente, come un “ronzio”. Poi ho trovato il sito di Matteo, ci siamo sentiti la sera stessa e il giorno dopo eravamo già d’accordo.

  1. In che modo si inserisce SavingBees.org in questo nuovo progetto?

Ho immaginato l’arnia come la tessera di un puzzle. Unire tutte queste tessere vorrà dire poi aggiungere una seconda arnia. In sintesi, una parte del valore di questo cofanetto pone le basi per la realizzazione di una nuova arnia. Il pacchetto si chiamerà HelloBee e, tra le varie possibilità e contenuti digitali, racconterà anche le evoluzioni dell’arnia e dell’oasi apistica.

  1. Se dovessi definire HelloBee in poche parole?

Musica, parole e natura.

  1. È chiaro che dietro ad Ecofactory c’è una coscienza ecologica molto forte. Cosa significa per voi il concetto di sostenibilità?

La nostra azienda produce regali green e opera nel rispetto della natura. Questa attenzione all’ambiente si riflette anche nelle scelte quotidiane, ad esempio per quanto riguarda i pacchi usati per le spedizioni. Il pacco di Ecofactory è un pacco riciclato, usato, a cui abbiamo scelto di dare una seconda vita. Fare questo tipo di scelte, anche se possono risultare più “scomode”, può fare la differenza. Noi ci siamo ritrovati, per così dire, nell’ “onda giusta” perché oggi c’è sempre più interesse, sia da parte delle aziende che da parte dei consumatori, verso la tematica della sostenibilità ambientale. La speranza però è che questo interesse non si limiti a essere un trend passeggero, ma che diventi la normalità.